Umberto Baldini

“Ricordiamo cosi in primis la mostra di Eugenio Pardini che alla « Santacroce » ha una mostra di grande ampiezza, notevole anche per la varietà tematica su cui si imposta e che mette in chiara lettura i valori sensibilissimi di un artista che in provincia si eleva di gran lunga sugli altri per qualità di segno, per finezza compositiva, per estro cromatico; nell’insieme un operare degno e positivo, un saper narrare con un’onestà che troppi oggi dimenticano.

UMBERTO BALDINI

Pitigliano,9 novembre 1921 – Massa, 16 agosto 2006 è stato uno storico dell’arte e specialista nella teoria del restauro italiano.

Laureatosi in storia dell’arte col professor Mario Salmi, entrò in servizio come ispettore della Soprintendenza di Firenze e nel 1949 diventò direttore del Gabinetto di restauro. In quella veste si trovò a dover gestire la drammatica emergenza dell’alluvione di Firenze del 1966 che danneggiò tanti capolavori. Il risultato di quegli interventi consacrò a livello mondiale le tecniche e le metodologie della cosiddetta «scuola fiorentina» di restauro.

Nel 1970 divenne direttore dell’Opificio delle pietre dure; dal 1983 al 1987 venne chiamato a dirigere l’Istituto Centrale per il Restauro di Roma e, in quegli anni, curò l’imponente recupero della Cappella Brancacci nella basilica del Carmine a Firenze.

Venne successivamente nominato presidente della Università Internazionale dell’Arte di Firenze, e direttore, sempre a Firenze, del Museo Horne.

Teoria del restauro e unità di metodologia (2 voll). Firenze, Nardini Editore, 1978-1981.

Metodo e Scienza: operatività e ricerca nel restauro. Firenze, Sansoni, 1982.

Masaccio. Electa, 2001.

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