1973 – Silvio Micheli

“… Viani aveva visto giusto. Eugenio Pardini non era nato, tagliato a mortificare emozioni e idee in pochi decimetri quadrati ditela. Il suo discorso non si arrestava mai al dettaglio, ossia alla cosa in se e per se stessa: voleva più aria, magari la folata che spazzasse la polverosa atmosfera di tanta pittura aulica, prolissa, d’evasione sotto il “Ventennio”. In quegli anni di confuse tendenze egli lavorò appartato e in silenzio nella soffitta della sua casa di Via Machiavelli…

SILVIO MICHELI

Nacque a Viareggio, in provincia di Lucca; trascorse una infanzia serena legato alla sua terra, dalla quale trarrà i temi dei suoi romanzi.

Frequentò nella cittadina natale l’istituto tecnico-professionale, e dopo il diploma si specializzò come disegnatore e progettista industriale. Nel 1944 egli entrò a far parte della formazione partigiana e da questa esperienza trasse lo spunto per il romanzo “Giorni di fuoco e L’Artiglio ha confessato”.

Con il romanzo “Pane duro” vinse il Premio Viareggio nel 1946

Opere:

  • Pane duro, Einaudi, Torino, 1946
  • Un figlio, ella disse, Einaudi, Torino, 1947
  • Tutta la verità, Einaudi, Torino, 1950
  • Giorni di fuoco, Editori Riuniti, Roma, 1955
  • Il facilone, Vallecchi, Firenze, 1959
  • L’”Artiglio” ha confessato, Vallecchi, Firenze, 1960
  • Capitani dell’ultima vela (I: Gran Lasco, II: Una famiglia viareggina nei mari del mondo), Mursia, Milano, 1972

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