“… Pardini è uno dei pochi che hanno saputo conservare un tono dimesso, se pur di caldissima partecipazione, alla atrocità della lotta storica e alla pietà del dolore umano”.
SERGIO SOLMI
(1899 – 1981), scrittore, poeta e saggista italiano.
Con Òboe sommerso Quasimodo rinunciò coraggiosamente ad ogni giovanile indugio in cadenze prestabilite, in stasi descrittive e narrative, per organizzare tutte le sue espressioni attorno al suo nucleo lirico più profondo…
Poesia scarna e immediata, dove l’immagine, colta isolatamente, si affida tutta al tono della voce assorta che la pronuncia. Ma in cui, più che l’immagine, più che il verso, l’organismo costitutivo, la cellula elementare, è la parola. (citato in Gilberto Finzi, introduzione a Salvatore Quasimodo, Tutte le poesie, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1968)
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