Per Eugenio Pardini non si può parlare tanto di percorso artistico, di evoluzione stilistica (che pur ci sono stati), quanto, piuttosto, di elaborazione tematica, di scandaglio umano, di approfondimento cromatico e figurativo nell’ambito di un ciclo: infatti Ia sua pittura, più che a linee, procede a cerchi allineati. Egli ha elaborato così un suo personalissimo modo di dipingere, di affrescare cui è rimasto fedele negli anni (senza indulgere mai, con eclettico conformismo, alle mode del momento), una pittura calibrata e vibrante, soffusa di poesia e densa d’umanità: sicuro approdo di nobiltà tonali, espressive, contenutistiche, bisognosa di ampi spazi, non solo nell’ affresco. “Lui qui” – disse profeticamente Lorenzo Viani a Silvio Micheli, dopo aver osservato i primi approcci figurativi del giovane Eugenio – “nelle giacche vecchie ci sta stretto. Ha bisogno di tela come un bastimento che governa col vento in filo
MANRICO TESTI
Professore di letteratura italiana, scrittore, giornalista, presidente di numerose commissioni d’arte, autore di libri storici e di poesia:
Dalla Torre Matilde alle vette apuane. Poeti e narratori di Viareggio e della Versilia
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